"Cats who Play" é uno studio di progettazione e realizzazione di videogiochi della capitale russa; ultimamente esso ha rilasciato, pubblicandolo sul noto portale di vendita "Steam", di proprietà della Valve Software, un innovativo RTS chiamato "Syrian Warfare".
Qualcuno potrebbe pensare che un videogioco che parli di un conflitto in corso possa essere "diseducativo" oppure "di cattivo gusto", ma coloro che la pensano in questo modo non capiscono come funziona la moderna società dei media.
Facendo gli intellettuali snob con la puzza sotto il naso, barricati nella propria torre d'avorio si commette un grave errore e, soprattutto, si concede campo aperto e piena libertà alla vulgata sionista e atlantista che regolarmente pubblica videogiochi ambientati in Irak o in Afghanistan dove al giocatore viene chiesto di interpretare l'ennesimo 'rambo' a stelle (di davide) e strisce.
Syrian Warfare mette il giocatore nei panni del comandante di una piccola unità siriana, alle prese con un nemico vigliacco e sfuggente che attacca a tradimento da posizioni nascoste, usando mine, bombe e altre trappole esplosive.
L'identificazione col punto di vista del combattente siriano é intensa e trascinante e siamo certi che tale videogioco farà molto per informare i giovani sulla natura dell'aggressione terroristica contro questo millenario paese, forse molto di più dei nostri stessi articoli che, in definitiva, sono mirati a un pubblico già edotto e interessato all'argomento.
Ci vorrebbero più di questi giochi, che hanno la capacità, divertendo, di svolgere una funzione intensamente educativa.
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