Questi due busti di epoca tardo-romana erano stati scheggiati e danneggiati dall'ISIS (i mercenari al soldo di Usa, UK, Israele, Arabia Saudita, UAE e Qatar).
Con la cacciata dei terroristi dalle zone che avevano invaso, le competenti autorità siriane per la protezione e la cura del patrimonio storico e artistico nazionale hanno potuto recuperarne resti e frammenti.
Ma l'opera di analisi del danno e di riparazione ha richiesto l'intervento di tecnologia e perizia esterne, che sono state fornite alla Repubblica Araba Siriana dall'Italia.
Queste foto mostrano i reperti, trasferiti in Italia, durante varie fasi del processo ricostruttivo.
Di questo aiuto la Repubblica Araba Siriana sarà sempre riconoscente all'Italia, alla sua esperienza enorme nel mantenimento del più grande patrimonio culturale del mondo.
Ricostruti e risanati, i due busti verranno presto restituiti al Governo siriano, con la speranza che la sua definitiva vittoria sul terrore e i suoi scherani significhi il 'cessato pericolo' per tutte le testimonianze storiche del paese e, magari, del Medio Oriente tutto.
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