Abbiamo già testimoniato in varie maniere come il popolo di Siria non aneli ad altro che riprendere e riannodare i fili della sua vita normale, domestica, che é stata sconvolta profondamente a partire dal 2011 con l'aggressione mercenaria takfira.
LA SIRIA VUOLE VIVERE! E' questo (idealmente) il grido che si leva ogni giorno da Tartous, da Latakia, da Damasco, città che per fortuna non hanno mai conosciuto l'invasione e l'occupazione prolungata da parte dei ratti takfiri, ma anche (a maggior ragione, da Hama, da Homs, da Aleppo, che per mesi o addirittura anni sono state violate e offese dai mercenari wahabiti ed eretici.
Queste immagini fotografate ieri provengono da Aleppo, precisamente dai dintorni della storica Cittadella, dove circa cinque settimane fa era stato materializzato lo slogan "Credete in Aleppo", adesso i dintorni sono affollati di famiglie a passeggio, di venditori ambulanti, di giovani che si tengono per mano, insomma di persone NORMALI che sperano solamente che i giorni della paura siano finiti per sempre.
Sembra ieri che si era diffusa la notizia della liberazione della Cittadella, storico bastione che ha visto avvicendarsi tutte le epoche della lunga storia di Aleppo, una delle città più antiche del mondo, che é sopravvissuta a ogni invasione e ogni occupazione e che oggi, come un placido e saggio pachiderma, si avvia con calma e passo cadenzato verso il proprio futuro, fiduciosa che i suoi abitanti non la tradiranno e la renderanno ancora pacifica, florida e meravigliosa.
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